La
trasferta nord americana dei Goblin (chiamiamoli per comodità così) ha dato un
bel impulso alle manie collezionistiche dei fan più agguerriti. La prima tranche
di concerti, quella che si è svolta in ottobre con la formazione Morante,
Guarini, Simonetti, Previtali, Tani, oltre che dalla realizzazione del ‘Tour EP’
pubblicato dalla Death Waltz, di cui vi ho già parlato (e di cui vi parlerò
ancora) e da magliette con il logo della band (una delle quali anche con le
date del tour sul retro), è stata salutata da una serie di poster. Accanto a
quello ufficiale, ispirato alla cover del ‘Greatest hits’ sul quale venivano
aggiunte di volta in volta le indicazioni specifiche (data, città, locale,
reperibilità biglietti) con poche variazioni, di dimensioni inferiori ad un
foglio A3 ed in pratica affisso solamente nei teatri dove si svolgevano i
concerti, vari artisti su incarico degli organizzatori del tour, hanno realizzato
degli ulteriori poster per quasi ogni data. Questi manifesti, assai differenti
per soggetti e tecniche realizzative, sono stati stampati molto spesso in serigrafia,
vale a dire con un procedimento che prevede la stesura di un colore per volta (ecco
il 'making of' dell’opera gobliniana di Miles Tsang)
in
vari formati (il più comune 24 x 18 pollici ma qualcuno anche più piccolo, in
formato A3) e con tirature limitate ad un centinaio di pezzi (da un minimo di
65 ad un massimo di 150), di solito numerati a mano e distribuiti innanzitutto
ai possessori dei biglietti Vip che potevano farseli autografare dai musicisti
durante il meet & greet che precedeva ogni concerto.
Trattandosi
di oggetti assai limitati e per di più disponibili solo negli USA, la caccia a
questi poster è particolarmente difficile e costosa. A dire il vero non è nemmeno
semplice riuscire a capire quanti siano effettivamente. Dopo ripetute puntigliose
ricerche sul web, sono riuscito a creare questa galleria che dovrebbe essere
completa.
Come
vedete in un paio di casi il poster è in doppia versione, la prima è quella
ufficiale, venduta ai concerti, la seconda una variante (solitamente limitata
ad un decina di esemplari) disponibile direttamente dall’illustratore.
Curiosi
i due poster disegnati da Shawn Knight in stile fumettistico per le date di Pontiac
e Chicago e che possono essere uniti a comporre un’unica tavola.
Talvolta è stato stampato anche il mini manifesto del concerto, eccone
alcuni autografati dai musicisti.
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