Un vero trionfo l’esperienza
australiana dei New Goblin, tre concerti a dir poco memorabili e tre clamorosi sold-out!
Lo show al Melbourne Town
Hall del 21 novembre probabilmente è stato il concerto più grandioso della
carriera dei Goblin. Una sala prestigiosa e bellissima, stipata all’inverosimile
da ben 1600 spettatori paganti, il magnifico Grand Organ a troneggiare alle
spalle della band con le sue 6000 canne illuminate psichedelicamente da fasci di
luci. Lo spettacolo è stato aperto dai The Night Terrors e dai Thematica che
hanno presentato riesecuzioni di celebri pezzi da colonne sonore non solo
horror, utilizzando in modo massiccio l’organo monumentale. Sono stati comunque
i New Goblin a dominare la serata, presentando l’usuale scaletta di pezzi con
Simonetti che si è ‘arrampicato’ sino al Grand organ per suonare Roller e
Profondo rosso, quest’ultima introdotta dalla Toccata di Bach. Guarini invece
ha utilizzato ‘the monster’ per Tenebre e tutto è filato liscio nonostante le
preoccupazioni del tastierista per il delay, viste le dimensioni dello strumento.
Il concerto dei New Goblin
è stato recensito assai positivamente sulla stampa australiana (sul web è
apparsa anche qualche intervista) ed i blogger presenti alla serata ne hanno parlato
in termini entusiastici.
La sera del 23 i New Goblin
si sono esibiti per ben due volte al ACMI, alle 20 ed alle 22,30, musicando dal
vivo Suspiria. Per l’occasione i musicisti hanno utilizzato una strumentazione ad
hoc, considerata le peculiarità di questo score in cui in pratica manca la
batteria e sono presenti molti strumenti acustici. Morante ha portato sul palco
un buzuki (già imbracciato durante l’esecuzione di Suspiria al Town Hall)
mentre Tani ha usufruito di un set con timpani e percussioni.
Eccoli durante il sound check
Il palco, in penombra, era
posto al di sotto dello schermo cinematografico su cui scorrevano le immagini
del capolavoro di Dario Argento.
Al termine delle due serate
i New Goblin si sono concessi ai fan per le consuete foto e sessioni di
autografi. C’è chi si è fatto autografare una copia originale di Cherry Five,
finita, chissà come e quando, dall’altra parte del Mondo... la passione per i
Goblin non ha confini!
Nessun commento:
Posta un commento