Da
qualche settimana è disponibile in tutti i formati Alive, l’album dal vivo
dei Goblin Rebirth. L’ultima arrivata è la versione in vinile che si è fatta
attendere parecchio (le mie copie assai di più, dato che mi sono arrivate con
un mese di ritardo per un disguido della Black Widow che si era dimenticata di
spedirle!!), comunque ne è valsa la pena.
Ma
andiamo con ordine. Alive è stato pubblicato:
su
doppio CD che ripropone esattamente la scaletta dei brani eseguiti dai Rebirth
nel concerto al Crossroads del 22 aprile 2011, in assoluto la prima esibizione
della band. Il CD si presenta con una confezione standard ed un
libretto di dodici pagine con foto scattate durante quel concerto.
Su
DVD amaray con la stessa copertina del DVD ed identica scaletta. Il concerto è
stato ripreso con tre telecamere ed ha una buona qualità di immagine ed un ottimo
sonoro.
BOX
DVD e CD (limitato a 200 copie), confezionato in cartoncino leggero con la scaletta autografata del concerto (memorabilia fornita da Roberto
Attanasio), un libretto fotografico, 6 cartoline che ritraggono band e
musicisti dal vivo, un mini poster con il ‘Goblin family tree’ nonché DVD e
doppio CD.
Doppio
LP versione Standard (limitato a 500 copie) in vinile nero e con un booklet fotografico
di 20 pagine (ma le immagini non sono state scattate al Crossroads ma al
concerto di Genova del 6 febbraio 2016). Il fronte copertina è leggermente
diverso, cambiano infatti i ritratti di Zammit e Cherni, così come il retro
copertina con una bella immagine dei Rebirth che salutano il pubblico.
Pure l’ordine
dei brani è modificato per rendere più uniforme la durata delle quattro facciate.
Doppio
LP versione Deluxe (limitato a 200 copie) con copertina textured, OBI numerata a mano da 1 a 100 con testo
in inglese e giapponese, booklet fotografico di 20 pagine, poster ‘Goblin family tree’,
tappettino per mouse, cartoncino con il DVD. In questa
edizione i vinili sono colorati, 100 album hanno colorazione ‘silver-blue mixed’
e 100 album sono ‘silver-red mixed’.
Da notare che in pratica ogni vinile ha un
colore a sé, poiché man mano che venivano stampati cambiava la miscela dei due colori.
Doppio
LP Test Pressing (limitato a 10 copie). Uno dei motivi del ritardo nella commercializzazione
della versione in vinile è dipesa dal fatto che la prima stampa delle copertine
era risultata difettosa. Per il test pressing la Black Widow ha utilizzato le
copertine fallate (che sono identiche a quelle della versione CD) tagliate
nello spigolo in alto a destra (in quanto rigettate) mentre le etichette dei
vinili (neri) sono bianche con le scritte in pennarello.
Termino
con alcune considerazioni. In tutta onestà devo dire che la front cover di Alive,
probabilmente ispirata a quella di Super Session di Mike Bloomfield, Al
Kooper e Stephen Stills, non mi fa impazzire. Contattato da Pignatelli un paio di anni fa, avevo proposto un progetto
grafico originale che mi sembrava veramente azzeccato, una copertina disegnata
che non avrebbe sfigurato con quella dell’album in studio (che all’epoca
naturalmente non era ancora stato pubblicato). Anche il titolo che avevo
proposto, It’s Alive!, avrebbe avuto maggiore attinenza, alludendo non solo al
fatto che è un disco dal vivo (come quello celeberrimo dei Ramones) ma anche che
si tratta della nascita (anzi rinascita) della band, visto che documenta la
prima apparizione in pubblico dei Rebirth.
Venendo
ai contenuti musicali, non posso che evidenziare l’eccellente prestazione della
band (soprattutto nei brani meno famosi come Buio omega, La Chiesa, Death dies, Le cascate di Viridiana e Connexion,
stravolta e inacidita) e la mano esperta di Pignatelli che ha missato il
concerto alla perfezione, sistemando un paio di sbavature che avevo colto
ascoltando la registrazione effettuata dal pubblico la sera del concerto. In
particolare Fabio ha ‘riportato alla luce’ l’assolo di basso nell’iniziale Killer on the train che al Crossroads
era risultato completamente coperto nel mix ed ha sfumato l’entrata
dell’acustica in Profondo rosso. E’
stata poi tagliata l’illustrazione di Marangolo del progetto Rebirth (con la
caustica battuta “il concerto nostro durerà un po’ meno di quello di Al Festa”
che li aveva preceduti con una interminabile esibizione), la presentazione
della band da parte di Zammit e manca il bis con la riproposizione di Dr. Frankenstein.
Una domanda : avevo sentito dire che il CD "normale" sarebbe stato identico a quello contenuto nel box, vale a dire amaray, invece qua leggo che il CD acquistato singolarmente è in versione digipack, quindi in cartoncino....è così o si è trattato di un refuso ?
RispondiEliminaCiao,
RispondiEliminail doppio CD contenuto nel box è identico a quello in vendita singolarmente. La confezione è un normale jewel case in plastica con il separatore per reggere i due CD. Non è quindi digipack.