lunedì 26 agosto 2013

New Goblin live a Sanremo 12 agosto 2013.





A due settimane dal concerto dei New Goblin in quel di Sanremo, eccomi qui con una recensione del concerto a cui ho assistito. Diciamo subito che dal punto di vista della affluenza di pubblico, l’evento è stato un clamoroso flop: circa 150 spettatori (volendo tenersi larghi), divisi tra platea e galleria, in un teatro da quasi 2.000 posti. In galleria saremo stati una quindicina, un paio dei quali arrivati dalla Francia…. Per carità Sanremo non è facile da raggiungere, come ho potuto constatare personalmente grazie alla indimenticabile collaborazione di Trenitalia e delle sue mitiche Frecce (partito da Padova alle 12 sono arrivato a Sanremo alle 21!!!) ed a ferragosto molti sono in ferie ma era anche l’unico concerto italiano del gruppo in due anni …



La serata è stata aperta dai Simulakrum Lab di Paolo Prevosto, un gruppo che fa musica elettronica in stile anni ’70-’80, utilizzando sintetizzatori analogici vintage. Oltre a Prevosto ed a Eugene (sinth, voce) i due componenti del gruppo, i Simulakrum Lab si sono esibiti con l’ausilio del bravo Simone Giudice alla batteria Simmons (che non vedevo ed ascoltavo dagli anni ’80) e da Elettra alla voce. Il gruppo ha eseguito gran parte delle composizioni dal loro primo album con un buon impatto ed è stato raggiunto sul palco da Claudio Simonetti per l’esecuzione di Aggregat 4. Simonetti ha anche partecipato all’incisione del brano su disco mentre Fabio Pignatelli ha eseguito la linea di basso, in Tenebre style, di Backlit, anch’essa eseguita dal vivo (ma senza Fabio). 
Mi dipiace per Prevosto, principale artefice della serata, che le ha tentate davvero tutte per pubblicizzare l'evento. 



L’album dei Simulakrum Lab può essere ordinato a questo indirizzo
http://www.simulakrumlab.com/shop.htm

E’ stata poi la volta dei New Goblin, preceduti da una breve introduzione ‘sospirosa’. La scaletta del concerto è stata quella usuale, con tutti i brani del ‘Live in Roma’ ma con L’alba dei morti viventi unita a Zombi e Nonhosonno a Death farm. Chi si aspettava qualche novità quindi è rimasto deluso ed anche i New Goblin mi sono sembrati un pochino sotto tono, forse inconsciamente scazzati dal poco pubblico.  



Non tutto è filato liscio, Suspiria ha avuto più di un problema e Morante malauguratamente ha lasciato a casa il buzuki che invece l’accompagna nelle tappe all’estero. I più precisi mi sono sembrati Morante e Previtali, l’esecuzione migliore quella de L’alba dei morti viventi / Zombi. Non ritengo una cosa indovinata anche l’utilizzo di molti filmati tratti da Youtube  (relativi al concerto al Grand Organ di Melbourne ed ai Magazzini Generali di Milano) di qualità video scadente a scapito di quelli tratti dalle varie pellicole, limitati ai soli Mad puppet, Phenomena, L’alba e Nonhosonno, bene invece Aquaman con lo sfondo di cascate.



A conclusione del concerto, dopo aver perlustrato il mitico teatro Ariston (in cui i Goblin non avevano mai suonato, perché il concerto del 1978 si è tenuto in un teatro tenda, contrariamente a quanto viene affermato di solito, anche dai Goblin stessi), ho fatto quattro chiacchiere con Guarini ed ho conosciuto Cinzia Cavalieri che, gentilissima e simpatica, mi ha salutato con affetto quando gli ho detto che ero l’autore di ‘Goblin sette note in rosso’ e mi ha pure ringraziato per il lavoro. 


Dopo aver cenato in un locale aperto tutta la notte ed essermi fatto una bella passeggiata con gelato sul lungo mare, alle quattro di mattina  mi sono diretto alla stazione ferroviaria per prendere il primo treno. Per accedere ai binari c’è un tunnel lunghissimo, a quell’ora chiaramente deserto, nemmeno uno zombi in giro…..




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