sabato 23 giugno 2012

I prossimi concerti dei New Goblin


I New Goblin torneranno ad esibirsi in Giappone. Il 25 agosto prenderanno parte al Progressive Rock Fest 2012 di Tokyo che vede in cartellone, oltre al gruppo romano, anche i Van Der Graaf Generator e John Lees’ Barclay James Harvest. I New Goblin  calcheranno il palcoscenico dello Hibiya Open Air Theatre scenograficamente posto all’interno di una arena che si rifà a quelle dell’antichità.


Per il 22 settembre è previsto anche un concerto dei New Goblin negli Stati Uniti, nel New Jersey, ma al momento non è ancora stata indicata la sede dello spettacolo. A dodici anni dalla mancata esibizione dei Goblin al Cult-con, foriera di tragiche conseguenze per tutti gli appassionati del gruppo nella sua formazione classica (in ‘Goblin sette note in rosso’ trovate tutti gli imbarazzanti retroscena), si prospetta all’orizzonte la prima apparizione sul suolo americano dei (nuovi) folletti. Speriamo che questa volta tutto fili liscio!

lunedì 11 giugno 2012

New Goblin: il concerto a Bruxelles.




La pubblicazione del libro e la messa online del blog mi ha dato la possibilità di entrare in contatto con persone che non conoscevo ma che si sono rivelate incredibilmente gentili ed appassionate e con le quali si è creata una grande empatia.
Tra queste persone c’è sicuramente Peter, un fan belga dei Goblin che qualche mese fa aveva appreso dal mio blog dell’arrivo dei New Goblin a Bruxelles per un concerto. Peter ha assistito al concerto di martedì scorso e mi ha inviato la sua recensione. La potete trovare nella versione inglese del blog:
Evidenzio che gli organizzatori del concerto avevano presentato l’evento come ‘legendary italian soundtrack artist play live to film. Goblin Dario Argento: Profondo rosso’ per cui alcuni fan si erano chiesti se non si trattasse di una proiezione del film ‘Profondo rosso’ con la colonna sonora eseguita live, sulla falsariga di quanto realizzato dai Daemonia a Torino nel 2009, dubbi acuiti dalla predisposizione della sala come se si trattasse di un cinema, con i posti a sedere ubicati ad una certa distanza dal palcoscenico. In realtà, come avevo già anticipato, la scaletta del concerto è stata quella usuale. 

 
Nel rimandare per maggiori dettagli alla approfondita recensione di Peter, lo ringrazio per essersi adoperato in tutti i modi per procurarmi un poster del concerto. Alla fine c’è riuscito grazie alla cortesia di Claudio Simonetti. Claudio quando ha saputo che Peter mi aveva ‘promesso’ di prendermene un esemplare, si è privato del suo poster per regalarlo a me. Grazie di cuore a Peter ed a Claudio Simonetti!!
Simonetti in Belgio ha rilasciato alcune interviste, ve ne indico un paio, la prima tradotta in francese riporta anche dei clip audio, la seconda in inglese.
Segnalo, infine, che il concerto di Bruxelles è stato recensito su La Stampa ma il quotidiano torinese lo ha illustrato facendo ricorso ad una foto dei Goblin Rebirth, restituendo ‘il favore’ de Il Messaggero che aveva annunciato un concerto dei Goblin Rebirth utilizzando una foto dei New Goblin. 1 a 1, palla al centro, alla prossima… 




lunedì 4 giugno 2012

Su RUMORE la recensione di ‘Goblin sette note in rosso’.




Dopo Nocturno, questo mese è invece una rivista musicale a recensire il mio libro. E’ in edicola da pochi giorni il numero 245 di Rumore, il prestigioso mensile che da vent’anni tratta di musica con un occhio sempre attento ai nuovi fermenti ma senza dimenticare la lezione del passato. Nella rubrica dedicata alle ‘Letture’, Mario Ruggeri ha recensito il volume ‘Goblin sette note in rosso’ in termini assolutamente positivi, oserei dire quasi entusiastici, inquadrando al contempo con efficacia il ruolo e l’attualità dei Goblin nella scena musicale.
Ecco la recensione: “Monumentale a dir poco il lavoro incredibile svolto da Fabio Capuzzo per ricostruire una delle più grandi storie che il rock italiano abbia mai saputo produrre. I Goblin, loro, i preferiti di Dario Argento, gli autori delle colonne sonore più famose della storia del cinema horror italiano. Ma non solo. I Goblin come incredibile prog hard band, pari per importanza e significato a gruppi come i Black Widow. E non è esagerato affermarlo. Se bazzicate fuori dall’Italia e pronunciate il nome Goblin, vi si apriranno diversi orizzonti. Nei paesi scandinavi sono considerati un mito e quasi un’integrazione ‘aliena’ al concetto di Heavy Metal. Il libro è un autentico lavoro di ricostruzione della storia del gruppo di Pignatelli, Simonetti, Marangolo, Morante, Guarini e Martino e raccoglie splendide interviste, discografia ragionata, analisi, opinioni, approfondimenti. Insomma, un autentico saggio biografico che racconta un pezzo di Italia rock che spesso abbiamo dimenticato. Un lavoro encomiabile”.
Un grazie di cuore alla redazione di Rumore e, naturalmente, in particolare a Mario Ruggeri per la appassionata recensione: questi attestati di stima mi riempiono di gioia e mi ricompensano dell’impegno e dei sacrifici profusi per la realizzazione del libro.