lunedì 19 novembre 2012

E’ uscito il ‘Volume 2’ di Orgasmo Sonore (e le note di copertina le ho scritte io!).



I lettori più affezionati si ricorderanno che alcuni mesi fa parlai del primo album di Orgasmo Sonore, intitolato “Revisiting obscure film music vol. 1”. Ne ero venuto a conoscenza del tutto fortuitamente incappando su Youtube in un simpatico video in cui veniva ripreso Connexion dei Goblin ed, incuriosito, ordinai una copia dell’album direttamente da Francois ‘Frank’ Rideau, polistrumentista canadese ed unica mente del progetto Orgasmo Sonore. Successivamente Frank ed io ci siamo sentiti ancora per qualche discussione sulle colonne sonore italiane ed è stato un vero piacere quando, all’inizio di settembre, concluse le registrazioni del ‘Volume 2’, mi ha chiesto se volevo occuparmi delle note di copertina dell’album. Davvero una grande prova di stima ed amicizia, anche perché Frank mi ha lasciato completamente ‘mano libera’, unici vincoli i tempi ristretti (la copertina doveva andare in stampa a fine mese) e la lunghezza del testo. Dopo aver ascoltato i brani dell’album, in un pomeriggio ho scritto le mie note in inglese e, lasciati trascorrere un paio di giorni di ‘decantazione’, le ho inviate a Frank che se ne è innamorato così come il responsabile della casa discografica. “Orgasmo Sonore revisiting obscure film music volume two” è stato pubblicato dall’austriaca Cineploit il 5 novembre con una magnifica copertina realizzata da Jay Shaw, apprezzato disegnatore americano, utilizzando vinile vergine da 180 gr., questa volta nero (quello ambrato del predente disco è tra i più belli della mia collezione e vi assicuro che ne ho parecchi…) e nelle prime 250 copie è allegato anche il CD. 


Questa volta Frank ha rivisitato con la consueta perizia temi composti da Stelvio Cipriani (da ‘Solamente nero’, ‘Un’ombra nell’ombra’, ‘Incubo nella città contaminata’ e ‘Tentacoli), Ennio Morricone (da ‘La resa dei conti’), Mikis Theodorakis (da ‘Z l’orgia del potere’), Bruno Nicolai (da ‘Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer’), Piero Piccioni (da ‘Camille 2000’) Walter Rizzati (da ‘1990 i guerrieri del Bronx’), Fabio Frizzi (da ‘L’aldilà’), Michael Holm (alias Lothar Walter, da ‘La tortura delle vergini’) Piero Umiliani (da ‘La ragazza fuori strada’), Goblin (da ‘Buio omega’) e François de Roubaix (da “La vestale di Satana”).
Ecco l’immagine delle mie liner notes, così come appaiono sul retro copertina.

La traduzione, all'incirca, è questa:
“C’è qualcosa di infettivo nel cinema degli anni ’70, una specie di virus che si diffonde attraverso le immagini ed i suoni delle pellicole di quel periodo e che fa ammalare le persone che le guardano e che, essendo nate in epoche successive, non hanno avuto modo di sviluppare adeguate difese immunitarie. Questo virus, particolarmente forte nel cinema europeo degli anni ’70, è semplicemente fulminante nel cinema italiano di quel periodo: anche le pellicole più scalcinate e dozzinali, improvvisamente, magari solo per pochi minuti, regalano immagini e musiche che si imprimono nella mente dello spettatore. E’ un tipo di cinema che dà dipendenza, costringendo a ricercare le pellicole più rare e più estreme e che porta le persone artisticamente dotate a cercare di ricrearne le atmosfere sia in campo cinematografico che musicale. C’è un’intera covata di musicisti, cresciuti visionando VHS di terza generazione, che si rifà apertamente a quelle colonne sonore e tra questi spicca Francois Rideau ed il suo progetto Orgasmo Sonoro dedicato al “revisiting obscure film music” e di cui apprezzo la cura nel riproporre arrangiamenti e sonorità dei brani originali caratterizzandoli con tocchi personali.

Tutti i brani compresi in questo ‘Volume 2’ provengono da pellicole europee degli anni ’70 e sono nettamente predominanti quelle di produzione italiana. Se può risultare difficile trovare una linea comune tra le pellicole omaggiate che appartengono a generi diversi, risulta invece semplicissimo individuare ciò che lega le proposte musicali di Orgasmo Sonore: sono tutti pezzi caratterizzati dalla presenza di temi apertamente melodici sostenuti da ritmiche forti. Non è quindi un caso se Stelvio Cipriani la fa da padrone con ben quattro tracce (ed altre tre erano nel ‘Volume 1’). Cipriani è infatti il compositore che all’interno del cinema popolare italiano, meglio di tutti è riuscito a coniugare melodie ariose e ritmiche accattivanti in un melange unico, come testimoniano in questa raccolta il tema iniziale di ‘Un’ombra nell’ombra’ cadenzato come un ballo popolare, ‘Incubi ricorrenti’, anch’essa atipica per un horror e più adatta ad un film d’azione (ed infatti verrà utilizzata anche in un poliziesco), ‘Metropolis’ il pezzo che in ‘Incubo nella città contaminata’ commenta le stragi perpetuate dai contaminati (personaggi assai più espressivi del catatonico protagonista Hugo Stglitz!), il continuum drammatico di ‘To riscky a day for a regatta’, quasi un trademark di Cipriani e riproposto in altri soundtrack.

Ma non sono da meno gli altri compositori rivisitati nel ‘Volume 2’: Ennio Morricone con la galoppata epica di ‘La seconda caccia’, Theodorakis ed un estratto, ancora in stile western, dallo score per ‘Z’, Bruno Nicolai ed il tema melodico con arrangiamento lounge di ‘Perché’, Piero Piccioni con la preziosa ‘Pearls’ quasi uno shake, Walter Rizzati con l’electro rock anni ’80 di ‘Bronx 1990’, Fabio Frizzi e la macabra ‘Verso l’ignoto’, Michael Holm e la dolcezza del ‘Liebesthema’ che commenta per contrasto le efferatezze della tortura secondo un modus operandi caro a Riz Ortolani sin da ‘Mondo cane’, il jazz master Piero Umiliani con un’incantevole ‘Volto di donna’. Infine qualche parola in più per gli ultimi due compositori: Goblin e François de Roubaix. I Goblin in ‘Pillage’ ricorrono in modo inusitato ad uno staccato jazz rock per commentare sequenze di indicibile violenza in ‘Buio omega’. Componenti di questa celebre prog band hanno partecipato anche alle registrazioni degli score di ‘Solamente nero’, ‘Un’ombra nell’ombra’, ‘Incubo nella città contaminata’ e ‘L’aldilà’, presenti in questo volume. François de Roubaix, prematuramente scomparso ed il cui modo di realizzare musica in casa sovra-incidendo tracce su tracce è il medesimo di Rideau, viene ricordato con ‘Les dunes d’Ostende’, romantica e venata di psichedelica elettronica.

E allora mettete sul piatto questo ‘Volume 2’, accendete la vostra lampada vintage a fibre ottiche, versatevi una dose abbondante di J&B, sedetevi comodamente sul vostro divano, proprio sotto al poster del vostro giallo preferito e godetevi un Orgasmo Sonore!.”


Tra i pezzi rivisitati di questo Volume 2 i miei preferiti sono ‘Le dunes d’Ostende’, ‘Metropolis’ e ‘Bronx 1990’ ma nell’album è contenuto anche un ulteriore brano, ‘Summertime bossa’, che non faceva parte della scaletta che mi aveva passato Frank. Si tratta di una composizione originale di Orgasmo Sonore realizzata per la colonna sonora del film Summertime, diretto da Norberto Ramos Del Val.

Nello score di 'Summertime' è inserito anche un altro brano eseguito da Orgasmo Sonore, tratto da una pellicola spagnola e che il regista ha chiesto a Frank di rifare. Il film in questione si intitola ‘Viciosas al desnudo’ (1980) e visto che nei titoli di testa non è indicato l’autore della colonna sonora ma solamente che le musiche sono edite dalla CAM spagnola, Norberto e Frank hanno pensato di intitolarlo ‘Lesbian heat’, poiché nella pellicola originaria commenta una sequenza saffica in piscina. 


Se non che, appena ho sentito la cover di Frank, ho capito che si trattava del tema ‘Endless love’ composto da Fabio Frizzi per ‘Manaos’, una coproduzione italo-spagnola-messicana diretta da Alberto Vasquez Figueroa nel 1979 e pubblicato solamente in un raro album library della CAM. Ho quindi avvisato Francois che in pratica aveva rifatto un altro brano di Frizzi senza nemmeno saperlo! A questo punto, incuriosito, mi sono anche visto 'Viciosas al desnudo' di Manuel Esteba, storia di due ragazze disturbate che si installano nella casa di uno scrittore, approfittando dell’assenza della moglie e, dopo averlo sedotto, prima lo ricattano e poi lo torturano. Ho scoperto così che la colonna sonora, tratta dal repertorio CAM, oltre a due brani di Frizzi, contiene anche composizioni, sempre non accreditate, di Stelvio Cipriani e di Adolfo Waitzman.

Insomma ancora una volta per uno strana coincidenza le strade del sottoscritto e di Frank Rideau si sono piacevolmente incrociate e chissà mai che la cosa non accada nuovamente in futuro…

sabato 10 novembre 2012

I New Goblin raddoppiano (anzi triplicano!) a Melbourne.



Come avevo già segnalato in un precedente post a cui rimando per ulteriori info, i New Goblin si esibiranno a Melbourne il 21 novembre 2012 nel corso della Melbourne Music Week. Un concerto che si preannuncia memorabile visto che verrà ospitato nella splendida sala municipale del Grand Organ, attrezzata con ben due organi monumentali a completa disposizione dei musicisti. La band sarà accompagnata da altri due gruppi interessanti (The Night Terrors e Thematica) ed al momento ci sono ancora dei biglietti disponibili ma si preannuncia il 'tutto esaurito'.


La band terrà anche un secondo show il 23 novembre, sempre a Melbourne ma questa volta nella sala cinematografica dell’avveniristico complesso dell’ACMI (Australian Centre for the Moving Image). 


Anche questa esibizione si preannuncia assolutamente straordinaria dato che i New Goblin suoneranno dal vivo l’intera colonna sonora di Suspiria, accompagnando la proiezione del  capolavoro di Argento in versione italiana sottotitolata. I biglietti per questo spettacolo sono andati esauriti in un batter d’occhio (la sala cinematografica chiaramente è di dimensioni più ridotte rispetto alla sala da concerti) e tra i fan australiani del gruppo c’è chi, nella disperata ricerca di un biglietto, è disposto a pagare anche più di 100 dollari australiani (il costo era di 30). Gli organizzatori hanno così aggiunto un'ulteriore proiezione di Suspiria 'musicato live' dai New Goblin che pertanto s esibiranno alle 20 ed alle 22,30 ed anche questo secondo spettacolo è andato sold out. Inutile dire che si tratta di un vero avvenimento e mi incuriosisce l’idea della band alle prese con pezzi mai eseguiti dal vivo (Witch, Sighs, Markos, Death valzer) che prevedono l’utilizzo di strumentazione acustica che mi auspico non venga sostituita da sampler. Sarebbe bello vedere Morante e Previtali alle chitarre acustiche per l’intro di Sighs, Tani alle prese con Witch e magari costretto ad urlare come un ossesso al posto di Morante, buzuki e tabla sul palco…
Spero vivamente che l’avvenimento sia immortalato in modo degno e se non ci dovessero pensare i New Goblin o gli organizzatori, confido almeno negli spettatori!!


lunedì 5 novembre 2012

‘Goblin The Awakening’.



E’ stato pubblicato da pochi giorni nel Regno Unito un cofanetto interamente dedicato ai Goblin, si intitola ‘Goblin The Awakening’ (vale a dire ‘Risveglio’ come tradotto nell’edizione USA di Zombi della Varese Sarabande) ed è stato realizzato da Bella Casa/Cherry Red, già responsabili dell’antologia ‘Fantastic voyage of Goblin the sweet sound of hell’ e della ristampa di ‘Gamma’. 


Il box (che si apre come un bauletto) contiene gli album Profondo rosso, Roller, Suspiria, Il fantastico viaggio del ‘bagarozzo’ Mark, Zombi e Tenebre, tutti in versione paper sleeve ed un libretto di 12 pagine. I CD presentano delle bonus track ben note, tratte dalle edizioni della Cinevox: 17 per Profondo rosso, 'Chi parte 1' e 'Chi parte 2' per Roller, 5 per Suspiria, Yell per ‘il bagarozzo’, 7 per Zombi, 11 per Tenebre. 


Magari si potevano inserire le ulteriori bonus track dell’ultima edizione giapponese di Suspiria o la versione strumentale remixata di Notte da ‘Amo non amo’ (piuttosto che Yell che non ha nulla a che fare con ‘il bagarozzo’ ed in cui non suonano Simonetti e Morante) ma soprattutto se fossi stato il curatore avrei incluso nel box anche Nonhosonno. 


Si tratta comunque di un’uscita interessante per un neofita e ad un prezzo non eccessivo (35 sterline ma su Amazon l’ho pagata 35 euro, spese di spedizione comprese). 


Dopo la riedizione su LP di Tenebre della AMS ho avuto l’inaspettato piacere di trovarmi citato (ma anglicizzato in Frank Capuzzo!!) anche nelle note di copertina di ‘Goblin the awakening’, curate da Claudio Fuiano (che ringrazio) ed in parte prese da Wikipedia. 


Dopo l’uscita del mio libro la pagina italiana di Wikipedia dedicata ai Goblin è notevolmente migliorata, grazie all’apporto di vari lettori che hanno corretto numerosi errori ed imprecisioni prima presenti nel sito. 


Peccato solo che ci sia una persona che più volte è intervenuta sull’enciclopedia libera per far sparire i riferimenti a ‘Goblin sette note in rosso’. Azioni meschine di chi ha ‘la coda di paglia’ e che per il momento non commento ulteriormente. Prima o poi però la mia pazienza finirà e allora questa persona verrà sputtanata come merita…