giovedì 14 agosto 2014

Gli Opeth omaggiano i Goblin!




Il 25 agosto verrà pubblicato ufficialmente il nuovo album degli Opeth, intitolato Pale Communion



La band svedese da qualche anno ha abbandonato il sound death metal per abbracciare il progressive, con il cantante e compositore Mikael Akerfeldt che, lasciati da parte i growl, ha dimostrato di avere una bella voce ‘inaspettatamente’ melodica. 


Gli Opeth non hanno mai fatto mistero di essere fan dei Goblin e di averli tra le fonti di ispirazione, tanto che alcuni album della band romana (Roller su tutti) vengono suonati regolarmente nel tour bus degli svedesi. Come sapete Akerfeldt aveva invitato i Goblin al prestigioso Roadburn Festival, nella giornata che gli organizzatori gli avevano affidato e che alla fine ha visto la partecipazione dei Simonetti’s Goblin, preceduti dai Magma e seguiti dai Candlemass e poi proprio dagli Opeth.
Mikael Akerfeldt con i Simonetti's Goblin nel backstage del Roadburn Festival l'11 aprile 2014 

Ora l’uscita dell’album aggiunge un altro tassello a questo rapporto di stima, dato che nella scaletta di Pale Communion è inserito un pezzo che si intitola Goblin che è un omaggio alla band romana. Non si tratta però della cover del brano omonimo ma di un pezzo strumentale (l’unico dell’album) del tutto originale. Un titolo di certo non posticcio perché la composizione richiama nel giro iniziale, nel tema jazzato di chitarra, negli stacchi di basso/batteria e nel sound vintage di piano elettrico ed organo, i nostri cari Goblin, risultando una Snip Snap / Chi? jazz prog rock.
Ma lascio a voi il piacere di ascoltarla.


Non mi stancherò mai di sottolineare quanto i Goblin siano amati e fonte d’ispirazione per molte band, anche insospettabili, perché dedite a generi musicali completamente diversi. Nel corso degli anni il repertorio dei Goblin è stato campionato o fatto oggetto di cover, innumerevoli volte. In "Goblin sette note in rosso ho riportato decine e decine di esempi ma nel frattempo se ne sono aggiunti molti altri. Limitandosi solamente alle cover, si potrebbero realizzare almeno un paio di CD. Rimanendo in Svezia, è d’obbligo citare Chi (parte seconda) degli Anima Morte e Quiet drops dei Morte Macabre (nomi allegri, non c’è che dire…).. Su Youtube c’è solo quest’ultima con il tema eseguito dalla chitarra elettrica ed il ritmo jazzato in un crescendo d’effetto.