sabato 26 maggio 2012

‘Orgasmo sonore: revisiting obscure film music vol. 1’.



L’influenza profonda che i Goblin hanno esercitato e continuano ad esercitare su molti musicisti la si può facilmente ‘misurare’ osservando il numero elevato di artisti che omaggiano la band romana rieseguendone alcuni brani. In ‘Goblin sette note in rosso’ ho cercato di indicare tutte le cover realizzate nel corso degli anni, già a partire del 1975 - si tratta di un tema interessante e di una prospettiva di analisi inedita che merita un post a parte – in questa sede mi limito ad evidenziare che mentre alcune riprese sono dettate da motivi puramente economici (inserimento in qualche antologia evitando di pagare i diritti sull’esecuzione originale), altre sono il frutto del profondo amore che l’artista nutre per quel determinato brano musicale.
In questa seconda categoria rientra senza alcun dubbio l’operazione ‘Orgasmo sonore’ a cui dedico questo post. Da qualche mese è disponibile il primo LP di questo fantomatico gruppo di cui poco si sa (in realtà dovrebbe trattarsi di una ‘one man band’ stanziata in Canada) che ha come sottotitolo “revisiting obscure film music vol. 1” Il lavoro contiene dodici pezzi, dieci dei quali sono riprese di brani tratti da colonne sonore per lo più italiane, tra cui spiccano le esecuzioni di Chaser (da ‘Il corpo’ di Piero Umiliani), Ecologia del delitto (di Stelvio Cipriani), L’attesa (da ‘Incubo sulla città contaminata’ di Stelvio Cipriani), Zombi 2 seq. 1 (di Fabio Frizzi) e Connexion (da ‘Contamination’ dei Goblin). Dall’ascolto dell’album traspare in modo inequivocabile la passione profusa nel progetto ed il rispetto per le composizioni originali, di cui vengono mantenuti gli arrangiamenti e ricreate le sonorità ricorrendo a strumenti reali, tanto che, ad esempio, la gran cassa all’inizio di Zombi 2 mi sembra ottenuta colpendo con un dito il microfono come nella versione primigenia (ed è una cosa che sanno in pochi per cui complimenti!). Sono rimasto poi piacevolmente impressionato dalla qualità della registrazione veramente ottima, sembra di ascoltare un LP degli anni ’70, a dimostrazione che, lavorando con cura e dedizione, si possono ovviare le freddezze delle registrazioni digitali. 



L’album, realizzato in una edizione limitata di duecento copie in un bel vinile color giallo ambra, è disponibile presso alcuni negozi specializzati ma può essere richiesto direttamente scrivendo a orgasmo.sonore@gmail.com . In questo caso, assieme al LP, viene inviato anche il riversamento su CD. Il prezzo è di 15 dollari, oltre alle spese di spedizione.


La versione di Connexion piacerà senz’altro ai fan dei Goblin e nel LP sono inseriti anche Sandra’s theme (ovvero La dolce Sandra) e L’attesa, tratte rispettivamente da ‘Solamente nero’ e da ‘Incubo sulla città contaminata’, due soundtrack alle cui registrazioni hanno partecipato componenti dei Goblin.
Di Connexion, Orgasmo Sonore ha realizzato anche un simpatico video che mi richiama alla mente, oltre a Contamination, il terribile (e quindi per molti cultissimo) Rats notte di terrore di Bruno Mattei.



Sempre su You Tube è reperibile anche un video con una cover di Pillage (da ‘Buio omega’) che però non è stata inserita nel LP.



Attualmente Orgasmo Sonore sta lavorando al Volume 2 di questo encomiabile ‘revisiting obscure film music’ che dovrebbe includere anche una ripresa di ‘Incubi ricorrenti’ da ‘Solamente nero’. Ne ho sentito il primo minuto e la cosa promette bene. 
Buon lavoro Orgasmo Sonore!!

domenica 20 maggio 2012

Dario Argento: Cannes news.



Questa notte Dracula 3D è stato proiettato in anteprima mondiale al Festival di Cannes. L’entrata di Dario Argento nella sala del Theatre Lumiere  è stata accolta da una standing ovation di alcuni minuti, dopo che Thierry Frémaux aveva fatto proiettare una breve introduzione con alcune sequenze tratte dai classici del 'maitre italien'. Davvero una gran bella soddisfazione per il nostro regista, sempre snobbatissimo sul suolo italico. Qualche problema con la proiezione di Dracula 3D, iniziata in 2D!, ma poi tutto è filato liscio. Sono passate poche ore dalla premiere ma, da quel poco che sono riuscito a leggere, pare che la pellicola abbia divertito il pubblico del festival. Apprezzata la fotografia di Luciano Tovoli, classico lo stile di regia che cita la Hammer e Bava e lascia da parte ambizioni autoriali in favore di situazioni da ‘b movie’ d’antan in cui non si lesina su sesso e sangue. Giudicato buono ma superfluo il 3D, non a posto invece gli effetti digitali, visto anche il budget limitato.  
Non è ancora stata annunciata la data di uscita di Dracula 3D in Italia (si parla di ottobre 2012) mentre a giugno dovrebbe uscire la colonna sonora di Claudio Simonetti con tanto di copertina in 3D.


A Cannes è stato anche annunciato per settembre l’inizio delle riprese del remake di Suspiria diretto da David Gordon Green con un cast di tutto rispetto: Isabelle Fuhrman, Isabelle Huppert, Janet McTeer, Michael Nyqvist e Antje Traue. Per la parte tecnica scritturati Milena Canonero ai costumi, Richard Wright alle scenografie e Tim Orr come direttore della fotografia. Il film verrà prodotto dalla Crime Scene Pictures e dall’italiano Luca Guadagnino. Sembra buona la scelta di Isabelle Fuhrman (già in Orphan) quale protagonista, non so se Isabelle Huppert prenderà il ruolo di madame Blanc o di Miss Tanner, personalmente propenderei per la seconda ipotesi. Per altre informazioni su questo remake rimando al mio post di oltre un anno fa ma ancora attuale, ecco il link

martedì 15 maggio 2012

Doppio LP per "Live in Roma" dei New Goblin.


Chi ha avuto la fortuna di vivere gli anni ’70, straordinari dal punto di vista della musica rock, sa bene che valore simbolico assumeva per una band la pubblicazione di un doppio LP dal vivo. Se solitamente la realizzazione di un album live segnava un gradino importante per la carriera di un gruppo ancora in ascesa, la pubblicazione di un doppio LP live stava ad indicare in modo inequivocabile che quella rock band ce l’aveva fatta, era riuscita a sfondare. Una specie di stella appuntata da esibire con orgoglio che spesso chiudeva un’era fatta di tour massacranti e di attività frenetica e ne apriva un’altra, talvolta segnata da significativi cambiamenti nello stile talaltra da un rilassamento (sovente con effetti perniciosi dal punto di vista musicale). Il doppio album live era insomma un attestato del successo raggiunto ed era il mezzo perfetto per riprodurre nella sua interezza uno show dal vivo, offrendo al più vasto pubblico la possibilità di sentire i musicisti in azione su quello che per un gruppo rock è il luogo ideale: il palcoscenico. Solamente le band più pretenziose e dall’ego elefantiaco optavano addirittura per un triplo (o addirittura) quadruplo album ma con risultati quasi sempre inferiori al dispiego di mezzi profuso. Anche graficamente il doppio album dal vivo dava grandi soddisfazioni ai fan: copertine gatefold, ricche di foto live, spesso riportate anche sulle buste interne, talvolta persino ulteriori opuscoli fotografici, manifesti ed altri gadget (ci fu chi arrivò a mettere persino dei tatuaggi e qualche fan che legge sa bene di chi parlo!) rendevano queste pubblicazioni memorabili.


Ora, grazie alla AMS, anche i New Goblin possono vantarsi di avere nella propria discografia un doppio LP dal vivo. Infatti l’etichetta milanese ha realizzato una sulfurea edizione in vinile del ‘Live in Roma’ che, se non apporta miglioramenti dal punto di vista della resa audio, si presenta con una nuova grafica veramente accattivante che preferisco di gran lunga a quella della versione standard in CD e che sottolinea con magniloquenza l’italianità (anzi la romanità) della band. La AMS, come aveva già fatto per Nonhosonno, ha pubblicato ‘Live in Roma’ in cinque varianti caratterizzate dai vinili di colore: trasparente, giallo, blu , rosso ed arancione. Si tratta di un’edizione limitata (ma non è specificato in quanti esemplari), posta in vendita a 25 euro ed è chiaro che se i fan ‘normali’ si potranno accontentare di scegliere il colore preferito, quelli super (anzi maniacali) saranno costretti dalla astuta e malefica scelta di marketing della recidiva label ad acquistare ben cinque copie dello stesso album...
A questo punto mi permetto di suggerire alla AMS per la prossima occasione di commercializzare direttamente una versione per i fan ‘die hard’ che raccolga tutte le colorazioni e magari anche un fascicolo fotografico, adesivi (e pure i tatuaggi!).


Concludo annunciando che, come avevo già anticipato, ‘Live in Roma’ è stato pubblicato anche in Giappone dalla Diskunion, naturalmente in versione CD. Ecco la copertina:



lunedì 7 maggio 2012

Tangerine Dream live a Padova 05.05.2012.



Lo so vi state chiedendo: “ma cosa c’entrano i Tangerine Dream nel blog dedicato ai Goblin?”. Magari un pochino c’entrano pure ed infatti in ‘Goblin sette note in rosso’ qualche parola (ed una di quelle note ‘corpose’ che tempestano il libro) gliel'ho dedicata ma la verità è che sabato sera mi sono goduto un bel concerto del ‘dream team’ e mi è venuta voglia di dedicargli un post.


Antisegnani del kraut rock ed in prima fila tra i ‘corrieri cosmici’ i Tangerine Dream sono stati formati da Edgar Froese nel 1967 ed ‘Electronic meditation’ del 1970 segna il loro esordio discografico. Negli anni ’70 hanno sfornato album storici come 'Alpha Centauri,' 'Phaedra', 'Stratosfear' ma sono rimasti in attività sino ad oggi, pur tra cambi di formazione (quella che considero ‘classica’ è Froese, Franke, Baumann), realizzando un’incredibile quantità di dischi (oltre cento). I Tangerine Dream hanno composto anche moltissime colonne sonore, tra le mie preferite quelle per Sorcerer (Il salario della paura, 1977), Thief (Strade violente, 1981), Near dark (Il buio si avvicina, 1988).


Il concerto al teatro Geox di Padova è stato un lunghissimo trip (dalle 21,15 alle 00,40 con un solo intervallo di venti minuti) nel mondo del combo tedesco, tanto che mi è impossibile elencare i brani in scaletta, i pezzi erano uniti uno all’altro, senza soluzione di continuità in un unico magma sonoro dagli effetti quasi ipnotici.

 
I sinth di Edgar Froese (alla chitarra elettrica esclusivamente per una breve parentesi di pochi minuti) e di Thorsten Quaeschning hanno tessuto senza sosta le trame elettroniche del concerto, supportati dalle percussioni digitali ed acustiche della brava Iris Camaa e dando comunque ampio spazio alla chitarra elettrica di Bernhard Beibl (ottimi assoli, a tratti hard per non dire metal) ai fiati (sax, flauto ma anche sinth) di Linda Spa ed al violino elettrificato di Hoshiko Yamane.


Un bel concerto ed un grazie agli organizzatori per aver incluso Padova nelle pochissime date europee dell’ Electric Mandarine Tour. I Tangerine Dream, che penso mancassero dai palcoscenici italici da qualche decennio, sono rimasti entusiasti dell’accoglienza del pubblico patavino.


Per tornare ai Goblin, mi sembra appena il caso di evidenziare come Suspiria sia un album molto più in linea con il kraut rock che con il progressive di scuola anglosassone, a testimonianza dell’attenzione che i componenti dei Goblin dedicavano al mondo musicale europeo e nel libro cito gli album di riferimento per quella colonna sonora. D’altronde lo stesso Argento (a dire il vero forse più la Nicolodi) aveva dato dei suggerimenti in tal senso ed Argento avrebbe voluto rivolgersi anche ai Tangerine Dream per la colonna sonora di Phenomena.


A proposito di Suspiria, questa foto che ho scattato  durante il concerto mi fa venire in mente il capolavoro di Argento, con Iris Camaa al posto di Stefania Casini…