mercoledì 30 marzo 2011

Seconda edizione di ‘Goblin sette note in rosso’

Esaurita in un mese la prima tiratura di ‘Goblin sette note in rosso’, ho realizzato una seconda edizione, questa volta non limitata, nello spirito del print on demand. Con l’occasione ho apportato alcune lievi modifiche, vale a dire un paio di precisazioni che illustrerò nei prossimi post e la correzione di qualche errore di battitura (scusate ma sono quasi 2 milioni di battute ed ho fatto tutto da solo!). Potete ordinare il volume da Simple Edizioni (http://www.edizionisimple.it/catalogo.php?collana=Saggistica) e comunque è stato inserito nei cataloghi delle principali librerie online (Amazon, Feltrinelli, IBS. Libreria Universitaria). Naturalmente potete sempre richiederlo direttamente a me, vi farò uno sconto del 20% sul prezzo di copertina.
P.s.: ho conservato cinque copie della prima edizione, se siete dei maniaci collezionisti è la vostra ultima chance...

lunedì 21 marzo 2011

Goblin wars?

Gli osservatori più attenti avranno senz’altro notato i primi segnali di attrito tra i New Goblin ed i Goblin World. I problemi investono innanzitutto l’uso del nome del gruppo. Infatti è evidente che tutte e due le band mirano ad utilizzare la denominazione Goblin pura e semplice ma non potrebbero farlo per questioni legali. Sta di fatto che però i New Goblin si presentano oramai come Goblin nei concerti e che pure i Goblin World sembrano aver perso il World ed hanno creato pagine su Facebook e Myspace nonché videoclip come Goblin. Quanto la cosa potrà andar avanti prima che inizino a scattare veti reciproci, nessuno lo può dire, sta di fatto che se ciò accadrà gli unici che ne trarranno profitto saranno gli avvocati…
Intanto sono iniziate le stoccate. Morante con notevole perfidia ha dichiarato su FB che “C'è un complesso, che è una tribute band dei Goblin, che mette su youtube e su FB video artigianali contenenti musica campionata dai dischi originali dei Goblin e ci suona sopra: di tribute band nostre, ovvero dei GOBLIN, ne conosco parecchie e devo dire che hanno molta più professionalità.
E' incredibile a che livello di meschinità si...... possa arrivare...ehehehehehehehe!!!!!!!!”.
Consiglio con tutto il cuore ai musicisti coinvolti di astenersi dal replicare l’umiliante diatriba pubblica del 2001 e di graziare i fan da reciproci sputtanamenti e critiche al vetriolo. Se dovete offendervi fatelo in privato e non in pubblico anche perché verba volant, scripta manent: potrebbe essere imbarazzante rileggerle tra qualche anno quando magari si è nuovamente amici…
Se guerra deve essere sia a chi realizza lo show più coinvolgente ed a chi pubblica l’album migliore!!

martedì 15 marzo 2011

Altre recensioni a "Goblin sette note in rosso"

Segnalo con piacere ulteriori recensioni a ‘Goblin sette note in rosso’.
John Martin nel suo eccellente e consigliatissimo blog 'Classic rock' (in cui esamina cronologicamente tutti gli album di rock progressivo italiano, e non solo), ha dedicato al libro un prezioso intervento:
Il mitico Zaratozom, gobliniano storico, mi ha onorato con un commento semplicemente fantastico, per spirito e stile:
Sul Davinotti il volume è stato catalogato nella pagina “Tutto ciò che è Dario Argento”:
Un grazie a voi ed anche a Winslow, Denis, Roberto, Gese, Ivano, Gianluca, Diana, Silvia e Carlo per l’entusiasmo dimostrato.

giovedì 10 marzo 2011

Sta volgendo al termine il ciclo di concerti ‘invernali’ dei Goblin. Dopo lo show di Milano già recensito, la band si è esibita a Roma all’Alpheus davanti a circa 700 calorosissimi spettatori che hanno augurato buon compleanno a Claudio Simonetti. Risolti anche i problemi video, lo show è stato filmato da Luigi Pastore, regista di ‘Come una crisalide’ e dei clip in studio di Profondo rosso e Roller.
Potete trovare una recensione del concerto qui:

Sono andate molto bene anche le apparizioni live dei Goblin in terra d’Albione, a Gateshead e Glasgow, pubblico entusiasta ed ottime critiche:

Successivamente i Goblin hanno suonato a Lecce al Livello Undiciottavi che ha assicurato al gruppo uno stage lightining curatissimo con tanto di laser. La scaletta del concerto è stata la medesima di Roma e Milano ma senza la ripetizione di ...e suono rock come secondo bis.
Il concerto è recensito qui:

Il prossimo ed ultimo, per il momento, concerto sarà a Berlino quali headliner al Polyhymnia Festival, dedicato al prog ed al kraut rock. Lo show dei Goblin si terrà il 19 marzo ed avranno come supporter i Turzi ed i Night Terrors, gruppi influenzati dai musicisti romani.
Per maggiori info:
I biglietti sono disponibili qui:

giovedì 3 marzo 2011

In memoria di Carlo Bixio

Lunedì 28 febbraio è morto a Milano per un improvviso malore Carlo Bixio, produttore musicale e televisivo. Nato a Milano il 18 dicembre 1941, era figlio di Cesare Andrea Bixio, celeberrimo compositore e fondatore del Gruppo Editoriale Bixio nonchè dell’etichetta discografica Cinevox. Carlo aveva iniziato a lavorare come produttore musicale alla Bixio seguendo le orme paterne e sostituendolo poi alla guida dell’impresa a partire dal 1978, anno della morte del genitore. Negli anni ’80 era entrato nel mondo delle produzioni musicali televisive, realizzando varie edizioni del ‘Festival di Sanremo’, di ‘Un disco per l’estate’ e di ‘La vela d’oro’, successivamente si era occupato di serial televisivi, producendo fiction estremamente popolari come “Un medico in famiglia” “Tutti pazzi per amore”, “I Cesaroni” e “Sissi”.
Come produttore della Bixio era stato proprio Carlo a mettere sotto contratto i Goblin, all’epoca ancora Oliver, per l’incisione del primo album (divenuto poi “Cherry Five”) ed a indirizzarli verso il campo delle colonne sonore. Carlo Bixio aveva inoltre presentato i Goblin a Dario Argento che cercava un gruppo in grado di eseguire in chiave rock le musiche composte da Gaslini per ‘Profondo rosso’. Sempre a lui si deve la scelta del demonio che suona il violino come simbolo del gruppo nonché le svolte artistiche relative agli album “Il fantastico viaggio del ‘bagarozzo’ Mark” e “Volo”. Assieme ad Enrico Simonetti ed a Dario Argento, Carlo Bixio ha quindi avuto un ruolo chiave nella storia artistica dei Goblin e mi sembra giusto ricordarlo in queste pagine.