mercoledì 5 novembre 2014

‘Four of a kind’ il nuovo album in studio dei Goblin in preorder su PledgeMusic.


Già da tempo i fan sanno che i Goblin di Morante, Guarini, Pignatelli e Marangolo hanno in cantiere un nuovo album di inediti ed in più occasioni i musicisti hanno affermato che il progetto dovrebbe vedere la luce entro il 2014. Certamente questa scadenza non sarà rispettata ma con ogni probabilità lo ‘sforamento’ sarà solo di qualche mese.



Nel frattempo i Goblin hanno lanciato (il 31 ottobre, la notte di Halloween...) un grandioso crowd funding, dando così modo ai fan di partecipare attivamente alla realizzazione dell’album. In altre parole è possibile finanziare la finalizzazione del disco sul sito PledgeMusic, acquistando in anteprima una serie di pacchetti che vanno dal semplice CD o LP (autografati o meno), a magliette, poster, litografie, carte da gioco, chiavette USB (a forma di diavoletto!) sino ai pezzi da novanta, vale a dire test pressing, la ‘pelle’ della gran cassa della batteria di Marangolo (con tanto di logo ed autografata dalla band) e persino una visita negli studi di missaggio, ospiti dei musicisti. I prezzi sono assai elevati, si va da 29 dollari per il CD ai 500 dollari per la visita in studio ma si tratta chiaramente di una cosa pensata proprio per i fan più affezionati, disposti a spendere più del normale per supportare la band in questa nuova avventura discografica. Ogni acquisto inoltre comporta la possibilità di scaricare l'album (prima della pubblicazione ufficiale) e di ricevere in anteprima informazioni e sample dei brani. 

Ecco il link


e se andate a vedere i pledgers, vale a dire i sottoscrittori (‘promittenti’  se pagate con carta di credito, se però pagate con Paypal la somma vi viene addebitata subito ma vi verrà restituita se il progetto non dovesse andare a buon fine), vedrete che i fan storici ci sono già tutti!




Ma veniamo alle notizie sul nuovo disco. L’album si intitolerà ‘Four of a kind’ vale a dire letteralmente ‘quattro dello stesso tipo’ espressione con la quale viene indicato il poker ed è senz’altro un poker d’assi quello di Morante, Guarini, Pignatelli e Marangolo!! 



Ecco quindi spiegata la presenza tra i vari gadget anche di un mazzo di carte che sarà personalizzato con i loghi dei Goblin (ed ho qualche idea su come potrebbero essere i jolly...).


I contenuti musicali di ‘Four of a kind’ sono ancora sconosciuti. I musicisti hanno parlato di grosse sorprese ma so per certo che sino ad un paio d mesi fa erano stati incisi cinque/sei nuovi pezzi, tre dei quali definiti ‘sensazionali’, non sufficienti però a completare un LP, per cui i musicisti stavano pensando di inserire anche una reprise di Profondo rosso con l’arrangiamento più complesso delle esecuzioni live. Sinceramente mi auguro che siano riusciti a scrivere ancora un paio di brani perché, come ho già detto, di cover e reprise non se ne può più!


A presto per ulteriori novità su questo disco e su quelli delle altre incarnazioni gobliniane…

5 commenti:

  1. Come sarà? Come sarà? Accidenti, son passati nove anni da BTTG2005 e personalmente mi auguro un prodotto alla stessa altezza se non superiore (fatta eccezione per "Victor", per amor di Dio...). Non mi darebbero fastidio dei bonus tracks dal vivo con la formazione delle ultime date americane, sapete, il live dei Daeblin (chiamiamoli così vista la formazione) mi ha lasciato completamente indifferente. Insomma, spero in un'oretta abbondante di inediti strepitosi. Non vedo con simpatia iniziative come le visite in studio o i nomi sui credits del CD. Mi sembrano un po' cialtrone, ma di questi tempi bui di crisi, forse a qualcosa servirà... Speriamo che il tempo voli e che nel frattempo arrivino info e novità.... Buona attesa a tutti!

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    1. Ciao zaratozom!
      "Un'oretta abbondante di inediti".... non credo proprio, mi sa una trentina di minuti ma speriamo siano di gran livello. Il live registrato ad Austin durante l'ultimo tour USA dovrebbe uscire in DVD tra non molto. Il 2015 sarà un anno denso di avvenimenti (discografici e non) per i fan dei Goblin!

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  2. Un tempo i dischi si producevano e poi si vendevano adesso (e questo vale anche per i biglietti dei concerti messi in vendita mesi prima della produzione effettiva) si realizzano sul venduto delle prevendite ...e se non si incassa niente disco? No comment Ridateci i produttori discografici che sanno lavorare e investire in progetti in cui ci si crede.

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  3. Ciao Fabio. Io penso che i Goblin stanno riponendo molte aspettative in questo nuovo disco di inediti. Tuttavia, ho l'impressione che, nonostante il disco verra' alla luce e indipendentemente dalla sua qualita', passera' per lo piu' nel silenzio. Il 2013-2014 e' stato un periodo d'oro, con i tour americani e un interesse notevole soprattutto perche' si trattava di una prima volta oltreoceano e di una ripresa dell'attivita' dopo anni. Diciamo che, all'estero, c'era molta curiosita' per questi Goblin (o new goblin prima), io l'ho palpata in prima persona a Montreal tra il pubblico locale. E' possibile ripetere o incrementare tale successo, ovvero riuscire a richiamare una fascia di pubblico oltre quella dei super fans?
    Dalla parte opposta, Claudio SImonetti sa come vanno le cose e punta sul sicuro: scommenttendo sul suo nome PIU' quello storico dei Goblin, il maestro si riaffida ad una nuova operazione nostalgia, con le celebrazioni del 40 anniversary di Profondo Rosso. Questo evento, e tutto quello che vi ruotera' intorno, avra' una risonanza talmente piu' vasta (coinvolgendo chiunque, dal fan, al simpatizzante, al semplice amante di Argento e cosi via) da oscurare il progetto 'Four of a kind'.
    Spero vivamente che i Goblin sappiano cosa stanno facendo e perlomeno abbiano qualcuno che gli impedisca di compiere l'ennesimo sbaglio della loro carriera...perche' sarebbe un peccato perderli di nuovo.

    Michele

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  4. Ciao amici, grazie dei vostri commenti!
    La scelta di auto prodursi assicura la totale libertà e la possibilità di monetizzare al cento per cento gli incassi. Se poi si registra l’album nei propri studi e si pre-vende il prodotto ai fan, i rischi si azzerano quasi del tutto. C’è però l’altra faccia della medaglia, senza una vera casa discografica alle spalle, capace di promuovere il prodotto, il mercato rimane circoscritto ai fan storici ed è difficile farne di nuovi, se non intensificando l’attività live.
    Simonetti è sempre stato assai bravo nell’autoprodursi. Possiede uno studio di registrazione dagli anni ’80, si è creato una sua etichetta. Di tutti i Goblin è quello che sa ‘vendersi’ meglio e l’idea di trasformare i Daemonia in Claudio Simonetti’s Goblin dal punto di puro marketing è stata astuta e difatti ha dato i suoi frutti. Ha saputo cavalcare il rinnovato interesse verso i Goblin ed il successo del tour mondiale dei New Goblin, per proporre il suo gruppo. All’estero ci badano poco alla formazione, la storia dei Goblin la conoscono in pochi, negli stessi album ufficiali spesso non erano nemmeno riportati i nomi dei musicisti. Il pubblico vuole sentire i brani dei Goblin e quando si presenta qualcuno con ‘Goblin’ nel nome non vanno ad indagare se c’è Simonetti o Guarini, Morante o Previtali, vanno allo show e ne escono comunque soddisfatti, perché BackToTheGoblin, New Goblin, Goblin Rebirth, Simonetti’s Goblin sono in grado di assicurare un ottimo spettacolo, ognuno con sfumature particolari che però solo i fan più attenti come noi sono in grado di cogliere.
    L’unico problema è che il bacino dei fan dei Goblin è limitato e tre band ‘Goblin’ probabilmente sono troppe. I New Goblin hanno fatto clamorosi sold out ma si trattava dei primi concerti dei Goblin dal 1978! Il secondo tour negli USA è andato ancora molto bene, il terzo un pochino meno, il quarto, quello dei Simonetti’s Goblin è stato annullato per scarsa prevendita… e stiamo parlando dello sconfinato mercato americano. Si tratta di muoversi per primi e probabilmente Simonetti’s Goblin sono più operativi, più pronti a cogliere le occasioni, anche perché nessuno degli altri componenti ha la forza e l’interesse a contrastare la volontà di Claudio che è il leader assoluto, come non poteva esserlo con Morante, Pignatelli & Co.
    Simonetti ha intercettato una nuova e più ampia fascia di pubblico con le sonorizzazioni dal vivo delle pellicole Profondo rosso, Suspiria e Zombi. Di nuovi brani però, promessi ormai da un decennio, non se ne vedono ed anche quando si tratta di colonne sonore Simonetti preferisce continuare a fare tutto da solo.
    Vedremo se la scelta coraggiosa di presentare materiale nuovo, perseguita dai (BackToThe)Goblin e dai Goblin Rebirth darà i suoi frutti.

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