lunedì 12 marzo 2012

Gobliniana 2. Il Reale Impero Britannico: "Perchè si uccidono".


Secondo post della serie ‘Gobliniana’, anch’esso ispirato ad una mia recensione, questa volta pubblicata su John's Classic Rock(http://classikrock.blogspot.com/2011/11/reale-impero-britannico-perche-si.html).
“Perché si uccidono” è un oggetto misterioso. Provate a fare una ricerca: nonostante questo disco interessi settori diffusamente indagati come quelli delle colonne sonore e del rock progressivo, le informazioni che otterrete sia dal web che dalla carta stampata saranno pochissime, in pratica sempre le stesse e molto imprecise. Sì perché per venire a capo di questo enigma, bisogna conoscere i Goblin come le proprie tasche, intuire le cose mai dette dai musicisti e filtrare quelle dette, sapersi muovere con sicurezza nel vastissimo campo minato della produzione cinematografica italiana.
La copertina dell’album riporta infatti ben poche informazioni: sul fronte, oltre al titolo, ad una anonima foto a colori tratta dalla pellicola ed all’indicazione “colonna sonora originale del film” c’è il logo ‘incoronato’ de “Il Reale Impero Britannico” e la dicitura “musica composta e diretta da Willy Brezza”, mentre sul retro sono indicati i titoli e gli autori di ogni brano, dati dai quali emerge che Willy Brezza ha in realtà composto solo le tracce presenti sul secondo lato e che quasi tutte quelle sul primo lato sono invece firmate da Frizzi, Simonetti, Morante, Pignatelli, Martino. L’etichetta riporta inoltre la data di pubblicazione dell’album: il 1976, anno di uscita nelle sale della pellicola. Tutto qui. 


Basandosi su questi pochi elementi, tutti i recensori susseguitisi nel corso dei decenni hanno affermato che il disco contiene la colonna sonora di ‘Perché si uccidono’, eseguita nel 1976 da una formazione parallela dei Goblin, una specie di ‘side project’ di breve durata in analogia con i ‘Cherry Five’. Le cose però non stanno così. In realtà l’album contiene materiale di provenienza eterogenea, composizioni incise dai Goblin nei primi mesi del 1975, nel medesimo periodo in cui il gruppo realizza lo score di “Profondo rosso”. In particolare sul ‘lato a’ troviamo quattro brani che sono il frutto di un esperimento tentato da Carlo Bixio, il produttore della Bixio/Cinevox, che affianca ai Goblin il musicista e compositore Fabio Frizzi, spronando i musicisti a realizzare composizioni da sfruttare in ambito cinematografico, come in effetti poi avviene. I brani in questione sono Epopea ed Epopea reprise, galoppate progressive in cui la melodia di sinth rievoca il Theme one nell’esecuzione dei Van Der Graaf Generator con mellotron, gong e batteria fragorosi; la delicata ballata per piano elettrico e chitarra acustica Ammoniaca e la dolce Edda per il flauto e soprattutto per la voce di Edda Dell’Orso, l’interprete dei passaggi più lirici delle partiture di Ennio Morricone. La ritmata e dance Kalu (già edita in precedenza) è invece tratta dalla colonna sonora di “Amore libero – Free love”, composta da Fabio Frizzi ed eseguita dai Goblin nel luglio del 1974. L’esperimento non dà altri frutti e Frizzi costituisce assieme a Franco Bixio e Vince Tempera i Bixio-Frizzi-Tempera, specializzati in colonne sonore e quindi riprende la carriera solista, sempre nell’ambito della musica applicata, avvalendosi sovente dell’ausilio dei componenti dei Goblin come musicisti da studio.
Il secondo lato contiene invece le composizioni firmate da Brezza per “Perché si uccidono” con arrangiamenti realizzati appositamente per l’album (pratica usuale nel campo della musica da film), diversi rispetto alle ‘film version’. My damned shit, interpretata da Tony Tartarini (all’epoca cantante dei Goblin ed infatti appare anche nella foto sul retro di “Profondo rosso”), è una canzone con un testo a tema (la ‘merda’ del titolo è chiaramente la droga) dall’impostazione melodica datata che richiama certi brani per i western all’italiana e nella pellicola è presente in varie versioni strumentali più apprezzabili. Si va decisamente meglio con le successive Dodici e un quarto (veramente grandiosa l’allucinante ‘film version’ rimasta inedita), Block (il pezzo migliore dell’album con assoli di chitarra elettrica e moog), R.I.B. (in cui il piano elettrico sembra anticipare le sonorità degli Alan Parsons Project), le esili Apotheke e Distrazioni, tutti brani in cui sono Simonetti e Morante a farsi apprezzare maggiormente.

‘Perché si uccidono’ è la prima ed unica opera cinematografica di Mauro Macario (figlio del celebre Erminio) che in seguito inciderà l’album “Amoropolis”, curerà per la RAI la regia televisiva di concerti rock e si dedicherà alla scrittura. Il film narra le vicende di Andrea, un giovane ribelle che rifiuta il padre capitalista e non sopporta l’ipocrisia della sorella ma che finisce invischiato nella droga per amore di Anna. La pellicola, pur ottenendo il visto di censura il 3 marzo 1975, viene proiettata per la prima volta il 30 marzo 1976 ed ottiene complessivamente appena 17.000 spettatori per poi sparire nel nulla, diventando chimera per i collezionisti.


La Cinevox dà alle stampe l’album, nel complesso abbastanza mediocre, in contemporanea con la distribuzione del film, quindi subito dopo la pubblicazione di “Cherry Five”. Anche in questa occasione, come per ‘Cherry Five’ l’etichetta decide di occultare i Goblin, sempre primi in classifica con “Profondo rosso”, attribuendo “Perché si uccidono” agli inesistenti “Il Reale Impero Britannico” anche se nei titoli di testa della pellicola è indicato correttamente “musica di Willy Brezza eseguita dal complesso Goblin” ed omettendo qualsiasi ulteriore indicazione sui contenuti ‘reali’ del disco.
E’ quanto mai curioso osservare che se si volesse mostrare una foto con la formazione dei fantomatici ‘Il Reale Impero Britannico’ bisognerebbe ricorrere a quella che compare sul retro del LP ‘Profondo rosso’. Mi ricordo che da ragazzino mi chiedevo chi fosse quel signore (sembrava più ‘grande’ degli altri quattro musicisti, probabilmente a causa della posa con pipa ed occhiali) appoggiato al camino del salotto di casa Morante. All’inizio pensai che si trattasse di Gaslini ma non ci assomigliava granché, solo molti anni dopo scoprii che era Antonio ‘Tony’ Tartarini che all’epoca di ‘Profondo rosso’ era il cantante dei Goblin (aveva reinciso Chery Five) ma che non aveva partecipato in alcun modo alle registrazioni della pellicola di Argento.
La Cinevox stampa ‘Perché si uccidono’ in una tiratura estremamente limitata, non superiore alle 1000 copie (ritengo 500), rendendolo così un ricercato e costoso pezzo da collezione per i cultori dei Goblin e più in generale per gli appassionati di rock progressivo e di musica per il cinema. Le quotazioni economiche di quest’album sono variate parecchio nel corso degli anni, mi ricordo che un appassionato americano si lamentava che ‘all’alba’ di Ebay (mi pare fosse nel 1996) un giapponese glielo aveva ‘soffiato’ spendendo 1500 dollari ma c’è stato chi nel 2004 se l’è cavata con appena 380 dollari. La settimana scorsa, sempre su Ebay, un collezionista l’ha acquistato per 810 sterline (pari a 965 euro e 1275 dollari).

Concludo dicendo che per me l’album ‘Perché si uccidono’ è indissolubilmente legato alla più memorabile ‘botta di culo’ che mi sia mai capitata come collezionista. Ma il post è già troppo lungo e questa storia ve la racconterò un’altra volta….

9 commenti:

  1. Salve, sono venuto a conoscenza di questo blog da un link di "Stratosfera". Circa tre anni fa scrissi di questo film sul magazine Ritual, in un lungo articolo dedicato ai droga-movie italiani. Curiosamente, proprio ieri mi sono ritrovato a scrivere di 'Perchè Si Uccidono', questa volta però per un corposo speciale dedicato alla storia dei Goblin, che analizzerà anche progetti collaterali e la carriera di Simonetti. Uscirà sul prossimo numero di Classix, attualmente in lavorazione: visto la vostra passione per la band romana, spero possa essere di vostro gradimento.

    Fabio

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  2. Grazie, mio omonimo gobliniano. In 'Goblin sette note in rosso' ci sono molte altre informazioni su questa pellicola e sull'album, comprese alcune dichiarazioni rilasciate all'epoca da Macario.
    Segnalerò senz'altro lo speciale che stai curando non appena verrà pubblicato su Classix.

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  3. Salve,sono stato indirizzato qui dal blog di John,ero curioso di sapere una quotazione ''oggettiva''(cioè in genere a quanto viene venduto alle fiere)del disco del Reale Impero dato che sono rimasto molto sorpreso dalle forti oscillazioni di prezzo di cui è stato oggetto(da 300 dollari a 1000 euro in 2 anni più o meno).Grazie,saluti
    Andrea

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    1. Ciao Andrea.
      'Perchè si uccidono' è un disco assai raro che mi è capitato di vedere pochissime volte nelle fiere, non dico come Cherry Five, ma quasi. Questo fino a pochi mesi fa... Nel mio libro l'avevo stimato 700 euro, proprio basandomi sul grado di rarità, più che sulle quotazioni riportate su Popsike che ritengo molto 'favorevoli' per chi l'ha acquistato a quei prezzi. Avrai notato che nell'ultimo anno le quotazioni del prog italiano si sono impennate, spesso in modo folle ('Terra in bocca' dei Giganti, senza poster ad oltre 1300 dollari!) e questo fenomeno ha coinvolto anche 'Perchè si uccidono' richiesto da molti collezionisti dei Goblin e di colonne sonore. Negli ultimi tempi (diciamo sei mesi) il disco, ripeto assai raro, è apparso con regolarità in varie fiere (Milano, Padova, Roma), esposto ad un prezzo di circa 1.100 euro. L'anomalia della cosa mi ha molto incuriosito ed ho subito pensato che fosse stata ritrovata una cassa di 'Perchè si uccidono' in qualche magazzino. La mia intuizione è stata confermata da un collezionista/commerciante che mi ha rivelato che effettivamente ne sono state ritrovate venti copie, mint ma non sigillate (ed all'epoca il disco invece lo era), acquistate a 200 euro l'una e spartite tra 3/4 commercianti. Il numero non elevatissimo delle copie 'ritrovate', l'accordo tra i commercianti circa il prezzo di vendita, l'appetibilità del disco, hanno fatto sì che il prezzo non sia crollato come era accaduto in passato per altri dischi 'fondo di magazzino' (mi viene in mente 'Il Paese dei Balocchi'). Mi dicono che le 20 copie sono praticamente finite ed il prezzo è rimasto quello, circa 1.100 euro. Il venditore su ebay che ho riportato sul post ha rifiutato svariate offerte ed ha ceduto il disco a 965 euro... Su Vinyl Seduction una copia è in vendita a 1200 euro. Direi quindi che la quotazione attuale è di circa 1000 euro, dopo questo mio post, forse leggermente più trattabile...!!

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  4. Grazie per la tua dettagliata risposta,era un disco che mi volevo procurare da un pò vista la mia passione per i Goblin ma se il prezzo del disco come mi confermi gravita su quelle cifre mi sa tanto che attenderò anche io la ''botta di culo'' come hai scritto nel post.Grazie ancora,ciao!!!
    Andrea

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    1. Di nulla, Andrea ed in bocca al lupo per la 'botta di culo'. La mia risale ai primi anni '90!
      Stammi bene!

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  5. credo che botte di culo ESTREME capitino una volta almeno ad ognuono di noi...purtoppo questo lp manca nella mia collezione...ma anch io nel 90 comprai un lotto di 200 lp a 100 mila lire e in mezzo trovai la seconda genesi in condizioni ex++....ho sempre sperato in altri colpi simili...ma gli anni passano e il culo sembra svanito ;)

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  6. fa veramente successo ma il film e na cosa da vomito

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  7. fa veramente successo ma il film e na cosa da vomito

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