mercoledì 6 aprile 2016

Austinato: ecco la prima recensione.



Ieri ho ricevuto il combo set di Austinato, vale a dire il digipack che contiene i 2CD, DVD e BluRay.


La confezione, che purtroppo mi è arrivata ammaccata, è quanto mai spartana, dato che non contiene alcun libretto e nemmeno una foto.
Ho avuto modo di vedere solamente il DVD e questa è una recensione scritta ‘al volo’. La resa sonora è ottima mentre il video risulta buono. Il palcoscenico del Mohawk è davvero assai piccolo e l’illuminazione abbastanza scarsa. Il locale sembra molto particolare con platea, balconata e parzialmente a cielo aperto. Il concerto è stato ripreso con un buon numero di telecamere, una delle quali con un problema di tremolio e quindi poco utilizzata nel montaggio finale. L’assolo di Marangolo in ‘Goblin’ risulta molto penalizzato, dato che la telecamera principale utilizzata per riprenderlo è fuori fuoco.
Il concerto di Austin è stato buon concerto per i Goblin ma non il migliore tenuto dalla band negli Stati Uniti. Ottime risultano le versioni di ‘Magic Thriller’, ‘Mad puppet’, ‘Dr. Frankenstein’, ‘Roller’, ‘...e suono rock’, ‘Aquaman’, molto problematica quella di ‘Nonhosonno’ che si rimette sui binari giusti solo nella seconda parte con ‘Death farm’, buone ‘Goblin’ (con filmati da Phenomena) e ‘Zombi’ (più rallentata del solito), ottime ‘Zombi’ e ‘Tenebre’, accorciata ‘Suspiria’ ma eseguita con il buzuki mentre ‘Profondo rosso’ (introdotta dai nastri della nenia di ‘School at night’) è eseguita come nella versione originale e quindi senza l’arrangiamento ‘arricchito’ proposto nel corso degli anni dai vari  BackToTheGoblin, New Goblin e Goblin Rebirth. Conclude la scaletta ed il concerto una zoppicante ‘Zaratozom’.
Da segnalare la presenza sul palco come guest keyboardist di Steve Moore che in ‘…e suono rock’ presta voce e sax, andando ad integrare ottimamente un Maurizio Guarini in gran spolvero per tutta la serata.


Il dvd ha come unico extra un ‘dietro le quinte’ relativo al tour, già precedentemente caricato su Youtube mentre non è stato inserito il backstage con le interviste ai Goblin che pure erano comparse nel mini documentario realizzato da Roxwell ed anch’esso caricato su Youtube mesi fa.



4 commenti:

  1. Come pensavo, un buon prodotto che supera in esecuzione e registrazione l'orrido Live in Rome dei New Goblin.
    Il problema è però la quasi concomitante uscita di Alive dei Goblin Rebirth e questi, almeno sulla scaletta dei brani, hanno qualche novità in più dei Gob4.
    La confezione del combo è imbarazzante, persino il bootleg ufficiale giapponese ha un packaging più entusiasmante. Non che la limited edition dei Rebirth col DVD sia più chiccosa, ma almeno aveva quattro cartoline e la Goblin tree.
    Per i fans, un 2016 da capogiro. Per gli ascoltatori occasionali, un motivo per confondersi nelle edizioni più o meno celebrative di una band che meriterebbe una eco più importante sui media.
    Una preghiera e una speranza: nessuno sente il bisogno di un doppio live dei Simonetti's Goblin. Magari se Claudio preparasse qualche tema nuovo, più lungo dei consueti 49 secondi adatti alle disgraziate uscite argentiane degli ultimi anni, io ne sarei assai felice. Da 'Il Cartaio' non ricordo molta passione.

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  2. Ciao Zaratozom!
    Certo che Rebirth e Goblin (4) sembra lo facciano apposta a far uscire dischi in contemporanea, per poi sparire per mesi (anche anni).
    La scaletta dei due live ha diversi punti in comune, attualmente il set list dei Rebirth è abbastanza diverso da quello dei Goblin.
    Sulla grafica dei due prodotti avrei molto da ridire, sicuramente avrei fatto scelte diverse, il progetto che avevo pensato per Alive (veramente il mio titolo era 'It's alive' assai più simpatico per i rimandi all'omonimo film ed al live dei Ramones, uno dei più famosi in assoluto) era una bomba e mi piange ancora il cuore al pensiero.
    Di Simonetti ascoltati Multiplex. A fine estate dovrebbe uscire Conquest, speriamo con tutti gli inediti, pezzi assai migliori rispetto a quelli pubblicati su vinile (Ritratto d'autore)e CD Beat.

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  3. Live in Roma dal punto di vista della resa audio era bruttino, ma questo mi è sembrato poco ispirato dal punto di vista delle esecuzioni. Avendo poi sentito al confronto vicinissimi "Alive" dei Rebirth direi che ci perdono entrambi con quest'ultimo, così come ho ritenuto superiore "Rebirth" rispetto a "Four of a kind". Insomma, ultimamente sono proprio i Rebirth ad avermi convinto pienamente su tutti gli aspetti.

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  4. Ciao Nannu, grazie dei commenti!
    Se chiedi a Pigna ed Ago sicuramente ti rispondono che preferiscono gli album in studio e live dei Rebirth.
    'Nel mio personale taccuino' vince invece, ai punti, come album in studio, 4K rispetto a Rebirth.
    Il problema di Austinato è che il concerto di Austin non è certo stato uno dei migliori dei Goblin negli USA. Ho sentito registrazioni di altre date in cui la band ha suonato con maggior vigore e senza alcuna sbavatura. Per il DVD non c'era nulla da fare perché la data programmata per le riprese video era quella e quel concerto hanno filmato, nel bene e nel male. Il CD invece poteva contenere la registrazione di un'altra data oppure la versione migliore di ogni brano in scaletta, andando a pescare tra i vari concerti tenuti negli Stati Uniti. Insomma un 'Live in USA che avrebbe differenziato DVD e CD, facendo felici i fan.

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