venerdì 22 aprile 2011

Le novità presenti nella seconda edizione di “Goblin sette note in rosso”. Finalmente identificato Jodepres presente nel soundtrack di Wampyr?

Avevo appena dato il via per la stampa della prima edizione di ‘Goblin sette note in rosso’ quando, nel corso di quelle ricerche che compio ciclicamente, mi sono imbattuto in una nuova informazione su Jodepres, autore di due brani inseriti nelle score dell’edizione italiana di Martin (Wampyr), per il resto musicato dai Goblin. Infatti nel sito della Discoteca di Stato dove sino a poche settimane fa c’era solamente la voce ‘Jodepres’ senza nessun altro riferimento, ora c’è una scheda relativa ad un 45 giri in cui si asserisce che Jodepres sarebbe lo pseudonimo del musicista Aldo Salvi. In sede di realizzazione della seconda edizione del libro ho così provveduto ad inserire l’informazione. Questa è pertanto la versione attuale del primo capoverso di pag. 140:
“In Wampyr sono presenti anche altri due brani inediti che i titoli di testa attribuiscono a Jodepres. Si tratta di Strange terminal (che inizia in modo schizoide con effetti di sinth, percussioni, pianoforte e soprattutto chitarra elettrica acida ed allucinogena ma che poi si orienta verso il jazz rock grazie all’entrata del pianoforte su una scala veloce ed assoli di chitarra elettrica e basso) e di Royal road, più lento, introdotto da percussioni, arpeggi di chitarra elettrica anche in veste solista, un passaggio kitch alla “God save the Queen” ed altri assoli di chitarra. Le due composizioni commentano le sequenze dell’attacco di Martin ad una coppia di amanti, del travestimento da vampiro e dell’uccisione di alcuni barboni, con uno stile che a tratti richiama quello dei Goblin, ma venato di psichedelia. Mancano ulteriori notizie ma Jodepres era lo pseudonimo utilizzato negli anni ’60 da Aldo Salvi (ex The Astor), autore di alcune colonne sonore (L’ebreo fascista, 1980; Malamore, 1982) pubblicate dalla Cinevox. Strange terminal e Royal road sono tratti probabilmente da un provino rimasto inedito.”.

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