domenica 8 maggio 2016

Dino Kappa in libreria.

Vi segnalo la pubblicazione dell’autobiografia musicale di Dino Kappa Retrospettiva tra vita e musica.


Chi segue i Goblin e le varie ‘derive’ degli stessi, dovrebbe ben conoscere Vito Cappa (quesl suo vero nome), uno di quei musicisti che hanno contribuito a fare la storia della musica italiana, mettendo mano a centinaia di produzioni discografiche e live. Cappa è uno dei migliori bassisti italiani, ha iniziato ad esibirsi negli anni ’60 con i Roll's 33 e poi con gli americani Four Kents e negli anni ‘70 è stato il bassista italiano più funky, uno dei pochi che può vantarsi di aver suonato ‘alla pari’ negli USA. Cappa con Walter Martino ha costituito una fantastica sezione ritmica, probabilmente l’unica valida alternativa a quella formata da Pignatelli e Marangolo. Cappa e Martino hanno suonato assieme in molti dischi, a partire da quelli dei Libra (Winter day’s nightmare, inciso negli USA per la Motown, Shock, suo è uno degli highlight di quello score Tema di Marco II ma Cappa ha suonato anche nel primo album del gruppo, l'ottimo Musica & Parole) e per grandi big della canzone italiana come Mia Martini (Che vuoi che sia… se t’ho aspettato tanto), Patty Pravo (Miss Italia), Alan Sorrenti (Figli delle stelle), Loredana Bertè (Loredanabertè è suo il basso super funky nella celeberrima In alto mare). In ambito ‘para Goblin’ Cappa ha poi suonato con Simonetti nel primo album solista del tastierista (nonché nella trasmissione Sotto le stelle e persino nel party serale al Piper tenutosi dopo le nozze di Claudio con Anna Kanakis!), nei primi due album solisti di Walter Martino ed in Abbasso di Massimo Morante.


Nel libro Retrospettiva tra vita e musica, Cappa riassume una vita da musicista, dedicando un breve flash, un aneddoto, ai principali artisti con cui si è trovato a collaborare. Nessun riferimento ai Goblin (od a Simonetti, Martino, Morante), un paio di pagine dedicate ai Libra ed alla esperienza negli USA che invece avrebbe meritato un maggior approfondimento. Un libro che si legge agevolmente, magari con un bel sottofondo musicale e che avrebbe tratto beneficio da un intervento editoriale per integrare alcune parti ed eliminare dei refusi.

Potete ordinare Retrospettiva tra vita e musica direttamente alla casa editrice a questo link.


2 commenti:

  1. cavolo, e perchè ha completamente ignorato i Goblin ?? :-(

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  2. Cappa non ha mai suonato con i Goblin per cui ci sta che non li abbia citati nel libro. Però qualche accenno alle collaborazioni con Simonetti e Martino poteva farlo. Ai tempi dei New Goblin sarebbe stata una mossa azzeccata sostituire Marangolo e Pignatelli con Martino e Cappa per mantenere un sound prog con accentuazioni fusion e funky tipicamente gobliniane.

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